DA UN TRAFILETTO DI GIORNALE
di Luca Bausone Un piccolo trafiletto di giornale che il Nonno ci ha lasciato fra le sue cose care, e i ricordi dello zio Enrico, mi hanno permesso di ricostruire una storia vissuta da mio Nonno Giovanni Bausone verso la fine degli anni trenta.
Durante un breve sosta, del piroscafo “Favorita” su cui era imbarcato, nel porto di Salerno nell'ottobre del 1938 un suo compagno di navigazione, residente in quella città, lo invitò a casa sua e lo presentò ai suoi cari. Giovanni rimase colpito dal fascino della sorella del marinaio, ma l' incontro fu breve e non ci fu nessuna possibilità di avance. La nave riprese la navigazione, ma era difficile dimenticare quel viso. In quegli anni usava da parte di marinai, e non solo, mettere dei messaggi in bottiglie chiuse ermeticamente. Lettere d' amore, d' amicizia, richieste di aiuto: storie, tante storie, nelle bottiglie che poi affidavano al destino delle correnti dei mari. Giovanni, ormai innamorato di quella ragazza, non si sottrasse al rituale. Il "Favorita" stava lasciando l' Italia per un viaggio verso il sud America quando, nei pressi dello stretto di Messina, egli lanciò in mare il suo messaggio d' amore. Dal calcolo fatto sulle correnti sperava che il messaggio potesse, dopo pochi mesi, approdare sulle spiagge del Salernitano e chi lo avesse trovato, attraverso le indicazioni in esso fornite avrebbe potuto farlo giungere alla ragazza. Le correnti del mare andarono, purtroppo in altra direzione. La bottiglia continuò senza sosta a navigare nel Mediterraneo. Nel giugno del 39 quando ormai il nonno aveva perso ogni speranza, la bottiglia epistolare venne pescata nelle acque del porto di Alessandria d' Egitto. Gli ignoti trovatori si premurarono di consegnare la lettera al Consolato d'Italia, il quale curò sollecitamente il proseguimento della stessa lettera d'amore, affidandola al piroscafo postale "Marco Polo". La notizia trovò eco anche sui giornali. La ragazza fu colpita dal messaggio d' amore e rispose subito a quella lettera. I due innamorati oltre alla fitta corrispondenza cominciarono ad incontrarsi durante gli scali che la nave effettuava nel porto di Salerno o nei porti limitrofi. Ben presto si fidanzarono e cominciarono a manifestare i loro propositi di matrimonio, propositi che ben presto dovettero essere rimandati a causa della guerra che ogni giorno si faceva più cruenta. Le guerre portano solo tragedie e nemmeno le storie d' amore sono in grado di fermarle. L'8 settembre del 1943, l' Italia firma l' armistizio con le forze alleate, e il giorno seguente gli angloamericani iniziano lo sbarco navale a Salerno.La reazione tedesca non si fa' attendere; per tutta risposta le potenti navi americane iniziano un bombardamento a tappeto sulla città. Numerosi sono i morti tra i civili e tra questi la bella ragazza salernitana. A Giovanni il ricordo di lei era in quel ritaglio di giornale che portava sempre con sé, che aveva ricevuto in quella prima lettera, consumato ed ingiallito nella tasca del suo portafoglio. ![]()
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