Ricordi di scuola

 RICORDI DI SCUOLA A SPOTORNO, QUANDO FUNZIONAVA IL COLLEGIO DI VILLA ADA E SULLE STRADE GIRAVA IL TRAMBALLERO

Era autunno inoltrato dell 'anno 1949 quando si giunse a Spotorno: io frequentavo la terza elementare. iniziata a Savona alle Fornaci. Trovammo casa provvisoriamente all' inizio di via Laiolo in un alloggio ammobiliato, usato come residenza estiva dai proprietari che venivano da Milano. Di fronte a casa c' era un grande orto. attualmente riempito da cinque grossi caseggiati, ed oltre, nella salita dei frati, il grande convento seicentesco dei Cappuccini ormai ex convitto Longoni, dove mio fratello frequentò la prima media in quell' anno.

Il Comune aveva ottenuto 1'uso di alcuni locali per garantire la sede distaccata della media statale di Savona. Ma erano ambienti molto freddi e disagevoli. specialmente in inverno. per cui seconda e terza media furono garantite successivamente nei locali dati ad uso del Comune, nel più moderno caseggiato della Conchiglia. Nel frattempo anche noi ci eravamo trasferiti di casa, sulla via Aurelia, all' inizio del paese, verso Noli.

Faceva servizio per Noli, specie il sabato e la domenica, il "Tramballero", una carrozza con le panche di legno tirata da due cavalli, caratteristico e divertente, che spesso usavamo per le nostre passeggiate, alternandolo però alle gite a piedi verso il paese limitrofo. A metà strada. sul poggio sopra la ferrovia tuttora esistente ma sotto altro nome (Villa del1' Incoronata), spiccava Vi1la Ada. Era un collegio di lusso frequentato da ragazzini, giovanetti e signorine, figli di famiglie facoltose e diretto dalla signorina Ada, proprietaria e direttrice dell 'istituto. I collegiali soggiornavano al mare tutto l' anno, avendo all' interno la scuola privata ma anche la possibilità di dedicarsi, nel tempo libero, a sport e svaghi. Avevano il campo da tennis e, alla domenica, il maestro di ballo. Tutte le domeniche la direttrice affittava il Tramballero per condurre i collegiali nella parrocchia di Spotorno, alla messa delle 11. Era un avvenimento: noi li vedevamo passare sotto 1e nostre finestre tutti in divisa grigia a primavera e blu in inverno; le ragazze avevano tutte il cappello in testa: la pamela, come usava a quei tempi nei collegi di lusso; mi ricordavano infatti le collegiali dell 'istituto de1le Mantellate di Firenze. Anche a me la mamma faceva indossare la pamela.

Quando iniziai le scuole medie, a Spotomo si era posto ancora il problema della sede: il Comune non disponeva ancora di una sede specifica, così la signorina Ada offrì nel suo collegio i locali per le aule, per i servizi e la direzione; tutti noi del paese e i compagni di scuola che venivano da Noli si ebbe l' opportunità di frequentare la scuola media in un ambiente molto confortevole. ben riscaldato, con tante comodità, e per i ragazzi interni del collegio la possibilità di frequentare in casa 1a scuola pubblica, senza più sostenere gli esami da privatisti a Savona. come era avvenuto in passato. Andavo a scuola a piedi. Percorrendo il rettilineo dell'Aurelia. la mamma dal terrazzo di casa mi seguiva fino a Villa Ada. Da un lato della strada, un muro alto ci proteggeva dagli spruzzi de1mare, quando 1e onde grosse si infrangevano sugli scogli. Dall 'altro lato c' erano i campi coltivati dell 'Opera Pia con distese di cavoli.

Oggi è tutto sparito: cemento, asfalto e costruzioni e, al posto della scogliera, la discarica di terra protratta per anni ha creato una linea di costa differente. Allora si poteva raggiungere la scuola anche seguendo una strada interna, via Serra, e spesso in primavera era il percorso da me preferito nei rientri pomeridiani. A quei tempi giravano poche macchine, non c' erano pericoli, io e la mia compagna XXX raggiungevamo la scuola con la sua bicicletta: io pedalavo dritta in piedi e lei seduta sul sellino si teneva a me. In località Serra, nel caseggiato adibito ad ospizio c' era una cappella dove nel periodo pasquale veniva celebrata la messa del precetto per tutti gli allievi delle medie. Celebrava il nostro professore di religione che era anche il vice parroco di Spotomo, e Domenica Abrate suonava 1'organo accompagnandoci nei canti. ln quella circostanza entravamo a scuola un 'ora dopo l' inizio consueto delle lezioni, perché 1a signorina Ada offriva a tutti la colazione, nel salone del collegio, serviti dalle cameriere in divisa impeccabile: caffellatte, pane abbrustolito e miele, prodotto negli alveari che erano custoditi nel parco di Villa Ada.

Frequentavo già la quarta elementare a Spotorno, quando ci trasferimmo di casa in via Aurelia di fronte ai bagni Premuda: bastava attraversare la strada ed eravamo subito in spiaggia. Dalle finestre del quarto piano godevamo un panorama bellissimo: tutto il golfo da Capo Noli all 'isola di Bergeggi con la costa e la montagna di Torre del Mare. a quei tempi priva di costruzioni, ma verdeggiante per 1a sua vegetazione a gariga. Di fronte a casa c'era anche l' Istituto del Buon Consiglio che ospitava, in quegli anni. bambini bisognosi che frequentavano la scuola elementare pubblica. ma all' interno venivano seguiti nei compiti dalle suore. quando al mattino uscivano in fila accompagnati dalle suore per andare a scuola, mia madre mi faceva scendere e mi univo a loro se non potevo essere accompagnata da lei. Il cortile del buon consiglio, molto grande, aveva anche un ingresso diretto sulla spiaggia.

I pescatori di Noli. nell 'autunno e nella primavera quando la spiaggia non era ancora attrezzata per la stagione balneare, venivano a tirare le reti sulla spiaggia del Premuda. Da Noli a piedi, lungo laurei con i loro carretti, giungevano le "pescelle" per raccogliere il pescato e portarlo subito in vendita nel paese.

Anna Stefani