Allo script collaborò anche Charles Spaak , famoso sceneggiatore d'oltralpe, padre di Catherine Spaak . Vera e propria istituzione del cinema francese dell'epoca, Spaak si limitò ad impreziosire la sceneggiatura con alcune battute aforistiche, assiomatiche. Come quella che pronuncia Chiastrino dopo aver premiato, nella sequenza della gara di castelli di sabbia, il castello di Caterina: «È il meno bello… Ma i bambini debbono abituarsi all'ingiustizia…e il più presto possibile!». Sonego si ricorderà di questa battuta quando scriverà la sceneggiatura di un altro film, Il vigile con Alberto Sordi, e la riutilizzerà a suo modo: nella scena del processo che contrappone il vigile Otello Celletti ( Alberto Sordi ) al sindaco ( Vittorio De Sica ), Otello compie un vigliacco voltafaccia ritrattando quanto aveva sino ad allora sostenuto. Suo figlio commenta: «Però è un'ingiustizia…», e la madre ( Marisa Merlini ) aggiunge: «È meglio che t'abitui da piccolo alle ingiustizie, perché poi da grande, non te c'abitui più». Tornando comunque a La spiaggia , forse attribuibili a Spaak sono anche alcune battute finali dello stesso Chiastrino, quando egli invita Anna Maria a passeggiare sottobraccio per Via San Pietro e tutti ipocritamente li salutano: «Il mondo è fatto in una certa maniera, e non saremo noi a cambiarlo. Nessuno le rimprovera di essere quella che è, ma di non avere avuto successo». O ancora: «Non creda che salutino noi. Non salutano né me, né lei… salutano il miliardo. Impari a giudicarli per quello che sono: questi uomini avrebbero voluto diventare dei "grandi ladri", ma in genere non ci sono riusciti […]. Le loro donne sono delle povere creature che si sono "vendute" ai mariti. E l'unica forma di ribellione si riduce a qualche tradimento…».
La spiaggia fu uno dei primissimi film in Ferraniacolor - ma non il secondo in assoluto dopo Totò a colori (1952), come sostenuto da molti: presumibilmente fu il terzo o il quarto - ed è tuttora considerato uno dei migliori risultati ottenuti sino ad allora con quel sistema di colore. Mario Craveri , il direttore della fotografia, fece dei piccoli miracoli di tecnica con un sistema di colore che (come ben sanno gli addetti ai lavori) era tutt'altro che facile da usare. Alcune sequenze furono addirittura girate di notte - per evitare curiosi e turisti - utilizzando enormi riflettori (detti in gergo "madame") che funzionavano con gruppi elettrogeni ed emettevano una luce di tipo solare. Curiosamente, quando in anni recenti la RAI trasmetteva La spiaggia , ne mandava in onda una copia in bianco e nero.
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