agli autori
Giulia Fissi
ai racconti

Nata nel 1948 a Spotorno ha profondamente assimilato la cultura ligure della madre insieme a quella milanese del padre: un connubio di “riservatezza” e “fare” ben espresso dal proverbio “impara l’arte e mettila da parte” che la nonna le ripeteva spesso. I suoi interessi da sempre hanno spaziato dalle attività manuali (cucito, ricamo, pittura su vetro e stoffa, ceramica) agli approfondimenti, attraverso la fotografia, della grande storia e delle piccole storie locali.
Cosa hanno in comune le tematiche fotografiche con quelle storiche? Ambedue raccontano storie: la fotografia racconta visivamente la storia di un luogo, di quanto avvenuto, dei fatti, miti, usi e costumi di chi vive in quei luoghi.
Ad accendere tali interessi fu il regalo di una macchina fotografica che il padre fece alla figlia appena quattordicenne: si trattava di una Agfa Reflex, molto semplice, ma che ha stimolato la voglia di approfondire le modalità di ripresa e poi, nel tempo, sperimentare alcune tecniche innovative legate alla fotografia analogica.
Anni dopo, con il maggior tempo libero per il pensionamento dal lavoro, si è avvicinata al mondo delle competizioni fotografiche partecipando a numerose mostre collettive e a concorsi fotografici locali e nazionali, ottenendo diversi riconoscimenti tra cui:
1999-2°premio opera più votata dal pubblico al concorso “Savona-Festa dell’Immagine”;
2000- ammissione a concorso nazionale FIAF (Federaz. Ital. Assoc. Fotogr) “Altare 2000”;
2001- 2° premio Concorso fotografico S.Lorenzo di Miogliola –Pareto (AL);
2002- 1° premio foto naturalistica a “Estemporanea di fotografia “-Campo Ligure;
2003- premio della Giuria concorso “Savona-Festa dell’Immagine”;
2009- 3° premio concorso fotografico Lega Navale di Finale Ligure.
Negli anni 2001 e 2004 è stata docente nei corsi di fotografia dell’UniSabazia di Vado Ligure; dal 2004 al 2012 ha collaborato all’organizzazione di numerose mostre fotografiche a Vado Ligure, Noli, Spotorno; nel 2007 ha tenuto una mostra fotografica personale in occasione dell’inaugurazione di Piazzetta Prelo a Spotorno.
Il prepotente imporsi della fotografia digitale ha fatto diminuire il suo interesse per tale forma espressiva ma lo spirito del fotografo le è rimasto e oggi lo mette al servizio del volontariato al quale si è riavvicinata dopo che aveva dovuto abbandonarlo per motivi familiari e lavorativi.
Negli anni anni ’70 e sino ai primi anni ’80 era stata impegnata nel volontariato sociale come “addetta sociale” per il patronato Acli garantendo settimanalmente il servizio in Spotorno e circondario; aveva partecipato al Comitato per il Consultorio Famigliare e, nominata dall’Amministrazione Comunale di Spotorno, aveva ricoperto l’incarico di Presidente, e poi di Commissario Liquidatore, dell’Ente Comunale Assistenza.
Nell’ultimo decennio è ritornata agli “amori giovanili” impegnandosi nel volontariato con il Circolo Socio Culturale Spesturno-ODV collaborando alla realizzazione di
pubblicazioni su argomenti toccati da mostre o iniziative organizzate dallo stesso Circolo.