Nelle operazioni di sminamento sono impegnati anche i dragamine britannici e il 25 giugno, poco dopo le ore 08.00, nelle acque tra Ponte Eritrea e Ponte Etiopia il dragamine britannico"Kefallonia" urta una mina magnetica e la nave, squarciata in due tronconi, si inabissa portando con sé i corpi di quindici marinai, che ora riposano nel cimitero britannico di Staglieno.
A seguito di questo evento, la marina britannica ritira i suoi dragamine costringendo di fatto la marina italiana ad occuparsi dello sminamento dei nostri mari. Alla fine della guerra parte dei mari circostanti l' Italia risultano infestati da mine ormeggiate cioé da urto e da fondo ad influenza magnetico-acustica posate anche in alcuni porti ed avamporti, (a centinaia nei soli porti di Genova e La Spezia collocate dai tedeschi in ritirata) con difficoltà accresciute anche dalla presenza di relitti che ostacolano un coretto percorso navale in sicurezza. A queste si aggiunge il rischio residuo di mine alla deriva (armi ad urto in preda alla correnti ) che aumentano il rischio di chi naviga .
La situazione in cui ci si trova richiede interventi di assoluta priorità in quanto la rinascita della nazione e la ripresa del suo sviluppo non possono prescindere dal mare e dalla necessità di bonificare le rotte, gli accessi ai porti ed i porti stessi da tale insidia che é anche di difficile quantificazione numerica perché messa in atto un po' da tutti i belligeranti. Da ciò deriva la necessità di un gran numero di dragamine che la Marina non ha, menomata dagli affondamenti bellici e vincolata dalle clausole dell' armistizio. Si cerca perciò di ricorrere alle Marine vincitrici del conflitto.
La Marina Britannica, che ha forti interessi nel mare Mediterraneo e non intende sacrificare altri marinai dopo la grave tragedia di Genova risponde nei primi mesi del 1946 con la cessione definitiva di n° 16 dragamine meccaniche da 500 tonnellate (tipo Trawler) e la cessione temporanea di n° 16 dragamine “amagnetici” tipo “MMS “ da 200 tonnellat, che vengono restituiti nel 1951. Per i “trawlers” il personale era formato da militarizzati proveniente dalla Marina Mercantili, mentre agli “MMS” vengono destinati marinai provenienti dalla Regia Marina. La consegna di queste imbarcazioni avviene all' isola di Malta .