Il piroscafo“Twostep” sul quale si era imbarcato a Malta, il nonno il 20 febbraio del 1946, era uno dei “trawlers" che, donati della marina Britannica all' Italia, operarono intensamente in guerra sia nei mari settentrionali sia nell' Atlantico e nel Mediterraneo. Inizialmente previsti per attività di scorta e anti sommergibili , furono poi destinati al dragaggio.“Trawlers”, che letteralmente significa“pescherecci a sciabica”, avevano lunghezza 50m dislocamento 530-545 tonnellate motrice a vapore alternativa a triplice espansione di 850 CV, velocità massima 12 nodi equipaggio 35-40 unità, erano di costruzione robusta e avevano un'ottima tenuta del mare,

Fra il 1940 ed il 1943 vennero costruiti 197 “trawlers, 40 dei quali prestarono servizio nel Mediterraneo. Il “Twostep”con il nome originario di“Tarantella”, fu costruito e motorizzato da Smith's Dock a Middlesbrough (il cantiere che aveva progettato nel 1939 le corvette classe Flower, derivandole da un suo progetto di grossa baleniera, la Southernpride del 1936). Impostato il 6.9.1940, varato il 27.1.1941, completato il 9.5.1941 come unità A/S, nel febbraio 1943, prima di solcare le acque del Mediterraneo, nell'ambito del 34th M/S Group operante dal Nord-Africa, cambiò il nome in “Twostep T142 ”. Venne trasferito nel tardo 1944 a Livorno, nel 1945 fece ritorno in Gran Bretagna, ma nel febbraio 1946 viene ceduto alla Marina Italiana come RD308 poi DR308. Fu venduto per demolizione nel 1965 con il numero 5308

DR308 operò come le altre unità della classe “trawlers” sopratutto per eliminare le mine a urto. Questi dragamine venivano protetti da reti posizionate a proravia delle navi che, opportunamente divergenti deviavano le mine, evitando cosi l' urto contro l' imbarcazione, mentre sulla poppa i dragamine filavano dei cavi d' acciaio seghettati di vario tipo . I cavi erano muniti di divergenti /immersori che ne allargavano il settore di interdizione e ne abbassvaano la quota di lavoro, secondo modalità usate dai pescherecci per la pesca a strascico. Lo scopo era quello di tagliare il cavo d' ormeggio della mina per farla salire in superficie e neutralizzarla colpendola con armi da fuoco da una distanza di sicurezza. Tale dragaggio è stato anche realizzato con metodi più artigianali trascinando la mina con tutto il suo ormeggio verso fondali più bassi fino al suo affioramento e conseguente neutralizzazione.

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