I naufragi di queste navi nell' arco di ventanni furono di ben 280, oltre un centinaio le perdite in vite umane. Su le liberty si sono consumate, storie di guerra e di eroismi, ma anche storie di normale esistenza quotidiana; storie di naufragi, di tragedie, di peripezie. 2710 navi uguali, eppur diverse nel loro destino. 2710 navi, che hanno segnato il lavoro e la vita di migliaia e migliaia di marinai italiani e stranieri. 2710 navi che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della marineria italiane e mondiale. Il nonno rimise piede in Italia quando sbarcò per avvicendamento dal "Saronno" il 3 febbraio del 1953 a Trieste dopo 17 mesi e 3 giorni di navigazione, avendo toccato gli scali del Nord America e del Giappone, come recita la pag 27 del libretto. Al ritorno non ritrovò più suo padre Severino, che era deceduto un mese prima, la mamma Maria era mancata ormai da molto tempo, quando Giovanni aveva solo 10 anni. Il dolore per la perdita del padre, la lontananza cosi lunga dalla famiglia fece si che il riposo, che si concesse questa volta, fosse più lungo del solito, quasi 9 mesi: trovò anche lavoro sulla terraferma, indice forse del progetto di lasciare definitivamente la vita del marinaio. Tra i lavori che svolse in quel periodo ci fu l' impiego nella troupe del regista Alberto Lattuada che, in quell 'estate del 1953 stava girando il film "La Spiaggia" sul litorale di Spotorno di fronte all' ex Albergo Palace dove attualmente trovano spazio i bagni Rosita. Il nonno svolse lavori di manovalanza, sistemando sulla spiaggia tratti di binario, dove far scorrere i carrelli su cui erano poste le macchine da presa, e aiutò a collocare enormi riflettori, accesi anche di giorno, per poter impressionare la prima pellicola a colori italiana prodotta dalla Ferrania. Ma la nostalgia per il suo lavoro, per il mare era troppo forte e, allorché l' armatore ing Giobatta Bibolini, conosciuto personalmente quando aveva trovato imbarco sulle sue navi, lo chiamò per offrigli uno, ancora su un piroscafo liberty, il "Pietro Bibolini" non riuscì a dir di no. L' imbarco avvenne a Savona il 25 novembre del 1953. Gli scali furono sempre nel Nord America e nel Nord Europa.

 

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