Il nonno il 19 maggio del 1956 sbarcò dal "Pietro Bibolini" a Piombino per avvicendamento, dopo aver toccato scali di navigazione oceanica, come viene riportato sul libretto. Si può vedere dalle foto della nave " Pietro Bibolini" come le rotte passassero dai ghiacci del Nord Europa ai tropici dell' Equatore. Per il nonno era l' ultimo imbarco su una nave tipo liberty .

Alla fine di ogni viaggio riusciva a portare a casa qualche oggetto comprato quando la nave faceva scalo nei vari porti del mondo. In Italia non era facile superare la dogana, a volte doveva lasciare qualche oggetto nelle mani dei doganieri ( le dogane, a quei tempi, nei porti erano una di mare e una di terra ). Pinuccio ed Enrico facevano feste alle sottili cioccolate americane che riuscivano sempre a trovare nostante i continui tentavi della nonna Marj di nasconderle.

La nonna poteva vestire con orgoglio i figli con le prime salopette di jeans e camice sgargianti a quadri o i mongomerj beige nel periodo invernale. In Italia diventeranno di moda dopo alcuni anni. Mio padre e lo zio d' estate portavano i beretti originali da marinaio della marina americana. Questi erano gli oggetti che, assieme a un rasoio elettrico sporco di peli di barba e ad una bottiglia di whisky aperta e qualche scatola di cacao olandese, il nonno riusciva a far passare alle dogane. Naturalmente il rasoio, dopo essere stato pulito, veniva regalato a un parente o un amico e lo scotch era offerto al dottore, vero intenditore, che non disdegnava mai un bicchierino quando era chiamato a controllare la salute della famiglia. Il cacao, invece, serviva alla nonna per preparare gustose torte al cioccolato, che non mancavano mai in occasione di festività e compleanni.

 

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