L' equipaggio aveva fatto in tempo a calarsi nelle scialuppe. La sua sorte era motivo di inquietudine: sul braccio di mare dove era avvenuta la sciagura gravava una fitta nebbia che ostacolava le ricerche e, inoltre, si prevedeva che le condizione del mare, già mosso, peggiorassero nelle ore seguenti. Al momento non si sapeva quanti uomini fossero a bordo. L' altra nave, liberiana, non aveva avuto gravi danni. Il nonno conosceva benissimo la "Giacinto Motta", che era la gemella del "Carlo Canepa" e faceva parte della sua stessa compagnia e sapeva che l' equipaggio era formato da 33 uomini, tra i quali molti conosciuti personalmente.

 

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