La ragazza fu colpita dal messaggio d' amore e risponse subito a quella lettera. I due innamorati oltre alla fitta corrispondenza cominciarono ad incontrarsi durante gli scali che la nave effettuava nel porto di Salerno o nei porti limitrofi. Ben presto si fidanzarono e cominciarono a manifestare i loro propositi di matrimonio, propositi che ben presto dovettero essere rimandati a causa della guerra che ogni giorno si faceva più cruenta. Le guerre portano solo tragedie e nemmeno le storie d' amore sono in grado di fermarle. L'8 settembre del 1943, l' Italia firma l' armistizio con le forze alleate, e il giorno seguente gli Angloamericani iniziano lo sbarco navale a Salerno. La reazione tedesca non si fa' attendere; per tutta risposta le potenti navi Americane iniziano un bombardamento a tappeto sulla città. Numerosi sono i morti tra i civili e tra questi la bella ragazza salernitana. A Giovanni il ricordo di lei era nel ritaglio di giornale che portava sempre con sé e che aveva ricevuto in quella prima lettera, invecchiato, consumato ed ingiallito nella tasca del suo portafoglio.

Giovanni si trovava sul piroscafo "Favorita", il 10 giugno 1940, quando l' Italia entrò in guerra. Per quanto riguarda la Marina da traffico, la quasi totalità delle navi, pur restando formalmente di proprietà degli armatori, venne gestita dallo Stato, o con requisizioni per scopi di guerra veri e propri, o con noleggi per convogli e rifornimenti di guerra.

La guerra navale dell 'ultimo conflitto fu, per l' Italia, essenzialmente una guerra di convogli, necessari per rifornire le truppe combattenti in Africa e nei Balcani, per mantenere i collegamenti con le isole e per assicurare il traffico costiero. Anche le operazioni maggiori della Squadra da Battaglia furono eseguite per proteggere convogli nostri o per attaccare quelli del nemico per Malta, continua spina nel fianco per tutta la durata della guerra. La conseguenza di questo tipo di conflitto fu che, insieme alle navi da guerra, un enorme sacrificio fu pagato dalla Marina mercantile italiana, sia in vite umane sia in materiali. Andò perduto un patrimonio immenso, non solo per quantità, ma anche per qualità: parecchie navi erano nuove e ottime unità.

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