Un ricordo di G. Cerutti: Cipriano Toso " U Seprian"

U Seprian al secolo Cipriano Toso , nato a spotorno nel 1880, rappresentò per gli spotornesi il barbiere o parrucchiere con negozio in via Aurelia di fronte all' albergo Miramare. Tra un cliente e l' altro , a volte passavano delle ore, si dilettava ha comporre dei versi in dialetto ligure, rappresentando alcune figure di Spotorno, un mondo poco avvezzo ad essere immortalato nella parola scritta. Ma la più significativa è quella della "Tana du mortou" datata 1944, quando buona parte della popolazione a causa della guerra aveva lasciato la propria casa per rifugiarsi nella grotta  per sfuggire alle bombe  sganciate dagli aeroplani in quel periodo. La poesia descrive minuziosamente quel periodo durato alcuni mesi. I momenti del mangiare, il tempo trascorso, le persone più importanti e meno, insomma tutto il mondo racchiuso in quella grotta. Ci sono  poi alcune poesie dedicate a l'indementicabile Suor Dionigia, figura conosciuta da tutti, per essere stata lunghi anni nell' Asilo Infantile. Un altra poesia è intitolata " U curaggio da puia", scrisse anche la poesia  "U Bidellu" e tante altre ancora, una di queste è stata trovata recentemente da Ninni Maio "Lode a Spotorno" e porta la data marzo 1947. Amava anche creare delle sculture con la "pata" della Tana del Mortou ( una creta di terra rossa molto simile al pongo moderno ) che noi ragazzi andavano a prendere su sua richiesta. Non mancava mai, come ricompensa, il regalo di qualche piccola statuetta; peccato che questi capolavori siano per buona parte andati persi. Comunque una fotografia con dedica in rima, donata alla Prof.ssa Valente Bianca Rosa, nel luglio del 1954, ritrae una composizione raffigurante la testa del sommo poeta "Dante Alighieri" di cui si può ammirare tutta la sua bravura anche in questo campo. Da ricordare anche le piccole strofe in rima che capeggiavano nei luoghi più diversi: dal negozio di frutta verdura alla panchina dei giardini a levante del comune ( Villa Albini ) o incise nel cemento del molo sirio che il tempo o l' incuria hanno cancellato. Una però  di queste rimane ancora in bella mostra sulla facciata dell 'abitazione dell' oratorio della S.S. Annunziata. A distanza di tempo dalla sua morte (1967 ), sono state avanzate molte  richieste dei suoi versi. Grazie all 'amorosa custodia dei testi da parte della nipote  Prof.ssa Toso Benedetta è stato possibile riportare alle cronache  le poesie di " U Ciprian". Appare chiaro  dai suoi versi  lo spirito e la vena poetica di Cipriano nei ritratti che lui fa delle persone con inconfondibile stile e immaginazione.