La più drammatica tragedia del mar Ligure

L' affondamento del transylvania silurato

nel 1917 nel nostro golfo

a cura di Giuliano Cerruti

La mattina del 4 maggio 1917 ,alle ore 10,45, il cielo era sereno ,spazzato da un forte vento di greco tramontana.Il mare qua e là sollevava piccole creste di spuma bianca, lasciando brevi spazi di acque più scure color cobalto . L,ignaro spettatore, che sostava sul lungomare di Spotorno, pativa le raffiche di vento che sollevava sul suo viso nuvole di granelli di sabbia che infastidivano gli occhi ; non tanto ,però da non poter vedere la sagoma di due navi da guerra spuntare al largo di Capo Noli, seguite dalla più grande nave da trasporto truppe operante nel mediterraneo. Si trattava di due cacciatorpediniere giapponesi, il Matsu ed il Sakaki, di scorta al piroscafo di lusso Inglese "Transylvania" di 14.315 tonnellate, partito da Marsiglia con a bordo circa 3.500 soldati Inglesi della Marina mercantile e da guerra dell' esercito Brittanico e 64 imfermiere della British Red Cross Society, diretti sul fronte turco in Palestina

La nave da rasporto Brittanica navigava alla velocità di 16 miglia e procedeva a zig zag a una distanza di circa due miglia dalla riva. All' improvviso un alta colonna d' acqua e un forte boato rallentano la corsa della nave: un siluro partito da un sommergibile tedesco in agguato , l' U-63 al comando del tenente di vascello Otto Schultze, centra il "Transylvania"sulla fiancata sinistra, all' altezza della sala macchine. La nave, imbarcndo acqua e inclinata a baborbo, ha un notevole sbandamento, vira verso terra per cercare di arenarsi e consentire più facilmente il salvataggio dei militari, ma poco dopo non è più in grado di procedere. Sono le 11,17, i cacciatorpediniere invertono immediatamente la rotta ,uno si avvicina in soccorso alla nave colpita e l'altro va in caccia del sommergibile, il quale si immerge a 45 metri e sidilegua. Riaffora alle ore 11,39 e lancia da 350 metri un secondo siluro che evitato dal caccia giapponese Matsu, colpisce a proravia, sul fianco sinistro dei quartieri di prua, la nave agonizzante che tentava di diregersi verso terra a sud dell' isola di Bergeggi.

L'opera di soccorso è affidata alle cacciatorpediniere ed alle lance scese in mare. Alle 12,20 inizia l'affondamento del Transylvania. Alle 12,30, dopo un'ora e 13 minuti dal primo siluramento, il piroscafo si inabissa "sul dritto di poppa", lasciando sul mare agitato molti naufraghi. Dei 3500 uomoni a bordo, compreso l' equipaggio, solo 270 trovano posto sulle scialuppe e sulle zattere. Una gran parte dei rimanenti è trasbordata sui due caccia giapponesi, gli altri sono raccolti da due cacciatorpediniere italiani, il corazziere ed il garibaldino, dai rimorchiatori Savona e America II, tutti partiti dal porto di Savona, e 22 naufraghi vengono salvati da 4 barche da pesca con 24 uomini accorsi a forza di remi e poca vela dalla spiaggia di Noli. A causa del forte verranno sbarcati sulle spiaggie di Noli, Varigotti e Finalmarina. Nel 1919 il gruppo di salvataggio nolese ricevette dal Governo Brittanico una medaglia d'argento "in segno di gratitudine" e nel 1921 il Ministero della Marina Italiana rilasciò a ciascuno dei pescatori un attestato di benerenza. Un particolare curioso fu il salvataggio, da parte dei bergeggini accorsi sulla spiaggia in località Ciapella, del cagnolino Tom (mascotte del Transylvania), che a nuoto aveva guadagnato la riva; fu ospitato nella casa di Giovanni Massa, dove visse a lungo con i suoi nuovi padroni. Dei 407 periti tra i flutti o rimasti prigioneri nella nave 89 salme sono recuperate a Vado Ligure, Spotorno, Noli, Pietra Ligure, su lidi imprecisati della Riviera di Ponente, tra cui due il 12 Maggio, sulla spiaggia di Bordighera e tutte sepolte (96) nel cimitero di Zinola (SV). Altre 34 salme trasportate dalle correnti marine e raccolte sulle coste del Principato di Monaco, della Francia e della Spagna vengono tumulate in Cimiteri della Riviera e di varie località e le rimanenti 284 saranno considerate disperse. Il relitto del Transylvania giace a 200 metri di profondità a 2 miglia al largo di Bergeggi , su queste coordinate: 44° 13' 2 latitudine nord 08° 28' 5 longitudine est. Sul promontorio Predani di fronte all' isola di Bergeggi inagurata nel 1922 è attualmente visibile la croce commemorativa a ricordo dell' affondamento e"... dei gloriosi estinti e in testimonianza della gratitudine imperitura del popolo Britannico verso gli abitanti di questi lidi per il generoso soccorso ai superstiti. La citta di Spotorno, otto anni dopo quel tragico affondamento con senso di pietà, fece erigere nei giardini centrali un pregevole monumento dedicato ai naufraghi Inglesi del Transylvania, successivamente distrutto dal Governo fascita nel 1936 in seguito alle "sanzioni economiche" contro l'Italia proposte dal Governo Britannico in seno alla Società delle Nazioni.

(Notizie e foto da "L' affondamento del Transylvania (1977) di Renzo Aiolfi - Sabatelli Editore)